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mater 360 km di filo conduttore
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© Copyright Giu.ngo-LAB

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#ceraunavoltaunfilo 2024/ city. Taranto-Torino- size variabile

artisti: Giu.ngo-LAB

Lightbox:plexiglass, cera stearina filo elettrico e led

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Laudato si mi Signore, per nostra madre terra la quale ci sostenta e governa... 

Questo Opera utilizza un monofilo industriale per tessere una scena di giottesca memoria in cui la terra, l’animale e il santo si toccano idealmente in un moto di ascesa spirituale.

 La nostra ricerca vuole indagare sull'importanza del sentirsi parte di un sistema cosmico globale, nel quale il contatto diretto diventa necessario per elevarsi con l'anima e toccare Dio.(Michelangelo Buonarroti opcit).

Essere partecipi toccare con mano, calarsi nel ruolo  di terra, di animale, di santo, per non dimenticare di essere  ingranaggi di un meccanismo, e autori del nostro  destino. L'immagine si dissolve e si ossida, la cera tenta di fermare questo  santo momento.

La sostenibilità è partecipazione

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Giu.ngo-Lab con l’installazione C(‘)era una volta un filo coniuga la ricerca della spiritualità in

rapporto alla sfera ambientale attraverso l’elemento del filo. Un percorso visivo e simbolico

che riprende la poetica che il collettivo tarantino persegue da tempo. Nella criticità del nostro

tempo, la loro ricerca sembra suggerire una strada da seguire, quella della spiritualità che in

questa declinazione rappresenta la ricerca di una morale, una linea guida da seguire.

(Margaret Sgarra-da Scenari (in)naturali 2024)

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