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ven 29 set

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Torino

Trasparenze.sguardi ed oltre/ ViaLattea Art gallery di Roberta Toscano a cura di M.Sgarra-TORINO

La contemporaneità si caratterizza per una saturazione di stimoli, soprattutto visivi che alimentano l’importanza dell’apparire

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Trasparenze.sguardi ed oltre/ ViaLattea Art gallery di Roberta Toscano a cura di M.Sgarra-TORINO
Trasparenze.sguardi ed oltre/ ViaLattea Art gallery di Roberta Toscano a cura di M.Sgarra-TORINO

Orario & Sede

29 set 2023, 18:00 – 14 ott 2023, 18:48

Torino, Piazza Amedeo Peyron, 10143 Torino TO, Italia

Info sull'evento

La contemporaneità si caratterizza per una saturazione di stimoli, soprattutto visivi che alimentano l’importanza dell’apparire. Nelle successione degli eventi e delle circostanze, l’individuo a causa della frenesia del nostro tempo, sembra non prestare la giusta attenzione a quello che succede. Pregiudizi, stereotipi, luoghi comuni sono solo alcuni degli aspetti con cui l’essere umano deve confrontarsi nella contemporaneità. E’ necessario che le persone si riappropino della capacità di decifrare i contenuti e i significati degli eventi che si verificano ed andare oltre la superficie al fine di superare l’ingannevole filtro suggerito dalle immagini stesse e comprenderne i messaggi.

Trasparenze. Sguardi oltre vuole essere un invito ad andare oltre l’apparenza ed esercitarsi a guardare attraverso, come se ci fosse un filtro, un velo da oltrepassare. L’esposizione è il risultato di una riflessione che parte dai materiali, concetti e contrapposizioni visive. Gli artisti, attraverso materiali che richiamano l’idea di trasparenza, indagano tematiche connesse all’attualità come: la lotta contro violenza di genere, la ricerca della felicità e della spiritualità e la conservazione della memoria.

Un’installazione apparentemente tetra e minacciosa è quella realizzata dal collettivo tarantino Giu.ngo-Lab. Nella Cena sospesa, il filo elettrico nero utilizzato si rapporta ad una superficie altrettanto cupa, suggerendo un’immagine a tratti incomprensibile. Seguendo ritmo visivo e materico, è possibile cogliere alcune sagome che rappresentano un omaggio all’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. Gli artisti ribaltano il concetto di trasparenza offrendocene una versione in negativo. L’invito è quello di cercare la luce oltre il tunnel e di individuare una spiritualità personale, al di là delle religioni e delle credenze, l’essere umano necessità di riconnettersi con se stesso e di trovare una propria dimensione che rappresenta la sacralità del proprio esistere.

Vetro, superficie specchiante e vecchie cornici sono gli elementi materici protagonisti dei lavori realizzati da  Laura GuildA. Attraverso la tecnica dell’incisione su vetro, GuildA si ricongiunge al passato, alle storie dei materiali e alle tecniche tessili. I disegni e le strutture che si possono cogliere all’interno delle opere rimandano alle tecniche tessili utilizzate dall’artista mentre la trasparenza può evoca i merletti dell’isola di Burano. L’intreccio oltre ad essere visivo risulta così concettuale.

Trasformazione, impermanenza e dissoluzione sono le tematiche portanti dei lavori dell’artista Paola Calcatelli. Il ghiaccio rappresenta il medium tramite il quale l’artista realizza installazioni e fotografie, espressione di un procedimento imprevedibile quanto autentico. Nelle opere proposte, l’attenzione viene focalizzata su vicende personali con particolare riferimento alla malattia Alzheimer innescando così una riflessione sulla perdita e sulla conservazione della memoria. I ricordi, così come il ghiaccio, si trasformano, si disintegrano pur lasciando traccia.

Donatella Giagnacovo riflette sui temi del dolore e della violenza del genere. Le sue opere si inseriscono in una ricerca più ampia connessa alla condizione femminile nella contemporaneità in cui gli stessi materiali utilizzati hanno una valenza concettuale. Le opere proposte hanno come focus quello del corpo e del suo involucro. Frasi, forme, assenza e leggerezza vogliono manifestare il dissenso per i luoghi comuni e gli stereotipi che ancora oggi si ripercuotono sull’essere donne, anche quando vittime.

Happiness è una serie di opere realizzate da Chen Li per analizzare il concetto di felicità. Una ricerca che accomuna la maggior parte degli esseri umani e che pare non avere regole precise. A partire da una contrapposizione tra grafia e immagine, l’artista mette in evidenza i concetti nascosti dietro la parola che in alcuni casi, diviene una vera e propria forma visiva, colta nel suo aspetto prettamente estetico a scapito della sua natura concettuale. Happiness indaga il tema della felicità come qualcosa di semplice e di immediato ma anche di stratificato che per essere colto, necessità di essere “attraversato” e individuato.

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